L'effetto del Lavoro Esoterico su corpo eterico ed astrale

Il lavoro esoterico ci permette di irradiare luce dell’Io che dissipa le tenebre. Il lavoro esoterico infatti aumenta la luce che dall’Io Superiore, nella sfera solare, si riversa nell’Io incarnato, nella sfera terrestre.

La luce dell’Io entra nel corpo eterico e lo libera dalla necessità di rimanere incatenato entro i limiti del corpo fisico. Il corpo eterico si amplia, si libera dal fisico e respira nelle percezioni che si ampliano a loro volta.

La luce dell’Io entra nel corpo astrale che diviene capace di conformare i suoi organi, i fiori di loto o chakra, così da sperimentare stati di coscienza progressivamente superiori.

Ciò accade nella misura in cui la luce dell’Io è capace di purificare la brama che pervade il corpo astrale. La sostanza di desiderio del corpo astrale viene così resa più sottile, trasparente, e così il corpo astrale diviene capace di espandersi nel cosmo, visitando le sfere celesti.

La brama infatti rende denso e vischiosa la sostanza di desiderio del corpo astrale, che dunque rimane aggrappato agli oggetti del mondo fisico-sensibile. La brama rende il corpo astrale incapace di attraversare gli oggetti della percezione, fa sì che ci si identifichi con essi.

Nella misura in cui la sostanza del corpo astrale viene raffinata, il corpo astrale può espandersi nel cosmo e non rimanere trattenuto dagli oggetti del mondo fisico-sensibile.

La liberazione del corpo eterico dal corpo fisico e la purificazione del corpo astrale dalla brama, permette di ampliare le percezioni del discepolo dell’esoterismo oltre la sfera terrestre. Sì percepiranno così sia i defunti che gli esseri elementari.

In particolare, in ogni cerimonia del Servizio di Tempio, vengono liberati nello spirito gli esseri elementari che attendono incantati nella sostanza.

Anche i defunti si avvicinano ogni qualvolta si apre il Tempio Astrale e sono presenti alle cerimonie in tutte le transizioni tra ciò che è sensibile e ciò che è sovrasensibile.

I Santi allo stesso modo, dirigono questo processo, essendo il paradigma dei defunti, cioè essendo coloro che hanno precorso la via tracciata del Cristo.

È possibile dunque avere un rapporto sovrasensibile con gli esseri elementari, i defunti ed i Santi nella misura in cui il corpo eterico non sarà intrappolato nei sensi fisici, così come se si purifica la brama nel corpo astrale. Infatti gli esseri elementari sono privi di brama, i defunti che hanno passato il kamaloka si sono purificati dalla brama e i Santi lo già hanno fatto in vita.

D’altro canto, il lavoro esoterico condotto nel segreto del Tempio, agisce come le trasmutazioni degli alchimisti condotte in laboratorio sigillato ermeticamente. Sì accede così una percezione ampliata grazie alla liberazione del corpo eterico fuori dal fisico. Si raffinano i sensi ordinari in senso sovrasensibile: vista, udito, tatto, gusto e odorato si spiritualizzano.

È per mezzo di questa spiritualizzazione delle percezioni che possiamo andare nel mondo e trovare la luce per liberarla. Questa comincia solo se la luce dell’Io Superiore si riversa sempre di più nell’Io incarnato sulla Terra.

Tutto nel nostro mondo è commisto tra luce alla tenebra. Dopo la rivoluzione industriale e il consumismo, la tenebra ha acquisito anche il potere di imitare la creazione divina, sebbene le sue creazioni siano oggetti che sottostanno puramente alle leggi di numero, peso e misura.

I discepoli dell’esoterismo occidentale sono “cercatori di luce”, essendo eredi della Religione della Luce e avendo ricevuto compito di redimere la tenebra illuminandola con la luce dell’Io-Cristo. La tenebra illuminata diviene colore e poi brillando sempre di più, diviene la nuova luce.

Ma mano che i discepoli dell’esoterismo occidentale divengono capaci di liberare la luce, irradiano essi stessi la luce dell’Io nel mondo, come fari illuminanti nelle tenebre del materialismo. Possono brillare a tal punto di cambiare la tenebra in luce e perfino infondere luce in ciò che non ha luce perché nato dalla tenebra.